Una residente a Terno d’Isola ha raccontato di aver visto morire Sharon Verzeni: ecco i suoi ultimi gesti.
L’omicidio di Sharon Verzeni ha, adesso, un colpevole. Si tratta di Moussa Sangare, l’uomo che era stato visto allontanarsi dalla scena del crimine in bicicletta contromano. L’assassino ha confessato il proprio crimine ma su quegli istanti, gli ultimi di vita della povera 33enne, sono arrivati adesso altri dettagli, forniti da una residente di Terno d’Isola che ha raccontato di aver visto gli ultimi momenti di vita della donna.
Sharon Verzeni, parla la donna che l’ha vista morire
Sull’omicidio di Sharon Verzeni sono diversi i dettagli che arrivano dopo la confessione del killer, Moussa Sangare. Particolari, forse, rilevanti, sono arrivati in queste ore da una donna, una residente a Terno d’Isola, che ha raccontato al Tg1 di aver visto gli ultimi istanti di vita della povera 33enne, subito dopo essere stata accoltellata.
“Ho sentito le sue grida d’aiuto“, ha esordito la donna rimasta anonima. “Solo che la seconda era un lamento più sofferente”, ha raccontato ancora. “Ho visto la ragazza crollare a terra. Di schiena, all’indietro”. Successivamente la povera Sharon, già colpita dalle coltellate del suo assassino ha provato a muoversi ma per lei era già troppo tardi: “Si è rigirata sul fianco ed è rimasta in quella posizione. Poi ho visto il sangue che usciva“.
Moussa Sangare, il motivo del delitto
In attesa del primo interrogatorio, il killer della Verzeni ha confessato l’omicidio. Le sue parole non hanno spiegato, di fatto, il motivo del delitto ma hanno dato l’idea del raptus assassino: “Ero tornato a casa a prendere i coltelli, sentivo una sensazione… dovevo eliminare qualcuno”, avrebbe detto Moussa Sangare alle forze dell’ordine durante la confessione del delitto. “Prima di colpirla l’ho afferrata per un braccio e le ho detto: ‘Scusa per quello che sta per succedere'”.